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La vibrazione del dubbio, Confidenza (2024) Daniele Luchetti

  • 9 feb
  • Tempo di lettura: 3 min

Aggiornamento: 13 feb


La scrittura dell'omonimo romanzo di Domenico Starnone (2019) si trasforma in vissuta scrittura cinematografica in Confidenza di Daniele Luchetti grazie a una chiave universale che esplora, in ogni sua forma - visiva, sonora e umana (poiché costantemente connessa alle emozioni dello spettatore) - un meticoloso e onirico attraversamento del dubbio irrisolto.

In sintonia con l'immaginario del film, le sonorità e le musiche originali di Thom Yorke fanno sì che la vibrazione del dubbio irrompa sin dai primi istanti nella visione per poi deviare verso un altisonante silenzio.

Federica Rossellini e Elio Germano in Confidenza
Federica Rossellini e Elio Germano in Confidenza

Lo spettatore si ritrova immerso - assieme al suo protagonista, il professore Pietro Vella - in uno stato di abile e autentica tensione. Un perimetro al limite dove lo smarrimento lascia spazio alla tipica sensazione di affanno presentata allo spettatore come se quest'ultima, assieme a chi la prova, fosse costantemente in procinto di implodere.

In tal senso, lo spettatore, messo di fronte al punto di non ritorno, nel lento attraversamento di Pietro Vella del corridoio dell'istituto scolastico potrebbe anche coglierne uno degli esempi più calzanti, nel film, di quel tipico momento in cui si assiste disarmati alla nuda personificazione del pensiero intrusivo. Quello tormenta il silenziosamente il protagonista di pari passo all'assoluta percezione sonora, in soggettiva, del respiro irregolare, della paura.

La sensazione di essere in costante bilico tra realtà e immaginazione, durante la visione, è un altro tassello che dona infine allo spettatore romano, appena reduce dalla visione di Confidenza, l'impressione che uscendo dalla sala non solo possa immergersi nelle prime luci della sera con un'alterazione dello sguardo e del sentire ambiguamente amplificati, ma anche di non essere mai uscito del tutto dal film appena visto. Quella sensazione, alimentata dal dubbio innescato dalla visione, continua a muovere la curiosità dello spettatore in più direzioni, senza però che quest’ultimo possa riuscere a metterne a fuoco mai nessuna fino in fondo.

 Ingresso in sala, Confidenza
Ingresso in sala, Confidenza

Un altro esempio di questa sensazione, di rimando al cuore del tempo filmico di quanto appena visto in sala, potrebbe essere quella generata dalla scelta di contaminare lo sguardo dello spettatore con l’aggiunta di uno sconfinante sfarfallio blu dell'immagine quando si inquadra un notturno skyline di Roma.

Con la battuta di Teresa Quadraro Ciao Pietro, ci vediamo a casa (e dintorni), l'ex alunna, dapprima perdutasi, ha una reazione, se non esemplare, straordinaria, nei suoi confronti

Una reazione che, proprio come quel breve sfarfallio, allude forse a troppa confidenza, ma che tutti, in fondo, desideriamo e di cui, ad ogni modo, e molto probabilmente, abbiamo molto paura. Pertanto quindi potrebbe essere al contempo una reazione che nessuno, fatta eccezione per Teresa, avrebbe il coraggio di palesare nella vita reale.

Passando infine dal binomio amore / paura alla proposta di un matrimonio etico: Teresa, ritrovandosi nel momento di massima intesa con Pietro, che sta per mostrare, forse non il primo, ma il più significativo segno di cedimento nella sua direzione, sembra illuminarlo con molto anticipo anticipo, dicendo:

Non sei nello stesso posto dove sono i tuoi sentimenti.

Con il passare del tempo, e nell'assistere a una ciclica presentazione alternata del bivio delle possibilità, vediamo, a partire dalla medesima premessa, quel che di volta in volta quella potrebbe accadere in diverse situazioni nella vita di Pietro. Iniziamo quindi a pensare che sia un bene, allora, che non vi sia una risposta univoca. Quanto invece che permanga soltanto un saper tendere l'orecchio verso i rumori della mente dell'altro. Verso un segreto che ci leghi per sempre.

Ora come ora però desidererei molto qualcuno con cui parlare (della metafora) dei limoni...

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Roma (RM), Italia

Progetto artistico critico letterario No profit a cura di Giada Ciliberto 

Giornalista Pubblicista 

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