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Colibrì Cinématographique


Immaginare i dettagli della memoria con Goodbye Pig di Roberta Palmieri (2024)
Guardando Goodbye Pig ci si accorge che oltre la chiave documentaristica c'è in realtà la volontà di avventurarsi in un diario di bordo, in un viaggio dove a guidare lo spettatore è una soggettiva che ignora il suo futuro ma che desidera credere ancora nell'umanità.
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23 setTempo di lettura: 3 min


Eredità in forma di memoria affettiva con Building a Father (2025) di Francesco Bagnati: cosa succede quando la razionalità dell’IA è spronata dalla sensibilità di una ricerca
Il 27 maggio 2025 il regista Francesco Bagnati ha dato inizio alla prima giornata di proiezioni di Unarchive - Riuso di Classe presso...
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22 giuTempo di lettura: 3 min


Identità, libertà e fotografia come sinonimi in I’m Not Everything I Want to Be (2024) di Klàra Tasovská
Il ruolo della donna è quello di creare la vita, non semplicemente di portarla. Creare emozioni, sogni, passione - questo è il ruolo...
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5 giuTempo di lettura: 5 min


Riflessioni sui luoghi e Riti fuori dal tempo con Vanina Lappa
La regista e montatrice italo-francese Vanina Lappa ha guidato gli spettatori in un viaggio video-poetico fatto di Paesaggi e visioni ...
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26 febTempo di lettura: 6 min


The tales of Muzungu (2025) di Lorenzo Caldarelli e Marco Pinnavaia
Per questa istintiva stratificazione The tale of Muzungu è un documentario che resta davvero documentario anche nel suo tono più intimista
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24 febTempo di lettura: 7 min


Dialogo con la traccia di oggetti inanimati, Nelle mani (2024) di Giorgia Navarra
Nelle mani della regista la camera appare totalmente immersa nell'atmosfera di molteplici luoghi che arrivano a comporre un solitario
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22 febTempo di lettura: 2 min
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